A Castellammare, il Crocifisso è stato riscoperto; Restaurado el crucifijo de la Restauración en Castellammare

versión en italiano

(texto en castellano más abajo)

Nel 1799 le repubbliche giacobine imposero ovunque l’erezione dei blasfemi «alberi della libertà», spesso provocatoriamente piantati di fronte alla chiesa principale delle città e dei paesi. I rivoluzionari volevano che l’albero sostituisse ovunque il Crocifisso e ai suoi piedi venivano celebrate varie cerimonie, tra cui i sacrileghi «matrimoni repubblicani».

Odiato simbolo dell’oppressione ideologica, esso veniva abbattuto non appena le milizie francesi, unico reale sostegno del governo giacobino, abbandonavano il paese o la città.

Al ritorno del governo legittimo, nei luoghi dove era stati eretti tali alberi vennero posti, in segno di riparazione, Croci o Crocifissi. A Castellammare Re Ferdinando IV donò alcuni esemplari a grandezza naturale, fatti dipingere sul legno. Uno di essi è restaurato qualche anno fa e posto all’ingresso del porto. Quello più grande, che giaceva in un deposito della cattedrale, è stato riscoperto grazie all’interessamento del dottor Luigi Esposito, membro dell’Accademia Forestale, che ne ha ricostruito la storia; il manufatto è stato restaurato dalla dottoressa Mariaconsiglia Stilo, collaboratrice della Soprintendenza alle Belle Arti.

Giovedì 18 novembre 2021 il Crocifisso ha finalmente ritrovato il suo originario alloggiamento ed è stato posizionato nel nartece della cattedrale, rivolto verso la piazza principale di Castellammare di Stabia, a protezione ideale dell’intera città.

Circolo Carlista Generale Borges

versión en español

En 1799 las repúblicas jacobinas impusieron la erección de los blasfemos «árboles de la libertad», plantados a menudo de modo provocador frente a la iglesia principal de ciudades y pueblos. Los revolucionarios querían que el árbol sustituyese por doquier al Crucifijo y se celebraban a sus pies variadas ceremonias, entre ellas los sacrílegos «matrimonios republicanos».

Odioso y odiado símbolo de opresión religiosa, eran abatidos tan pronto abandonaban la población las milicias francesas, único apoyo real del gobierno jacobino. Con el regreso del gobierno legítimo, en signo de reparación, se alzaron Crucifijos en el lugar donde se habían plantado los árboles. El Rey Fernando IV donó a Castellammare algunos de tamaño natural, pintados sobre la madera. Uno de ellos, restaurado hace tiempo, se instaló a la entrada del puerto. El más grande, que yacía en un depósito de la catedral, ha sido descubierto gracias al interés del doctor Luigi Sposito, miembro de la Academia Forestal, quien ha reconstruido la historia. La restauración ha corrido a cargo de la doctora Mariaconsiglia Stilo, colaboradora de la dirección de Bellas Artes.

El jueves 18 de noviembre, el Crucifijo finalmente ha vuelto a instalarse en su lugar original, el atrio de la catedral, mirando a la plaza mayor de Castellammare di Stabia, para proteger a toda la ciudad.

Circolo Carlista Generale Borges